Barbara D’Urso rompe il silenzio sull’addio a Pomeriggio 5
Dolore, rabbia, sgomento: Barbara D’Urso rompe il silenzio sull’addio a Pomeriggio 5, ufficializzato da Mediaset solo pochi giorni fa attraverso un comunicato, esprimendo tutta la sua incredulità per una decisione che, a suo dire, non era stata concordata con vertici.
“Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione, io non ho concordato niente” rivela la conduttrice a La Repubblica.
“Ne ho sopportate tante — forse un giorno lo racconterò — ho messo la testa sotto l’acqua, perché lavoravo con passione. Ma questa volta no” dichiara Barbara D’Urso.
La presentatrice rivendica “l’amore e fedeltà per l’azienda” e ricorda quando, durante la pandemia, “nella cattedrale di Mediaset vuota c’eravamo io, l’operatore e il regista, a tenere compagnia al pubblico”.
Lo sfogo di Barbara D’Urso inizia da un episodio, risalente al 26 marzo scorso, quando “ero a teatro a Bari, su Canale 5 andava in onda Verissimo e su Rai 1 Domenica in, col mio videomessaggio di 90 secondi per la mia amica Gabriella Labate, la moglie di Raf. Messaggio autorizzato dal direttore delle news Crippa e da Restelli. Bene. Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: ‘Che cosa antipatica. Troie mi pare azzeccato Silvy’, sotto la foto mia e di Mara. Resta solo 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella”.
“L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con le persone offese e i follower ammettendo che è stato un errore interno. Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata ‘troia’, ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami troia? Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa privatamente ammettendo che tutto è partito dal suo piccolo gruppo di persone che si occupa, appunto, della comunicazione”.
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“Ho cominciato a pensare che forse a Mediaset non ero più gradita – rivela Barbara D’Urso – Pongo il dubbio a Lucio Presta, che nel frattempo si occupa professionalmente di me e con cui mi confronto: ‘Se non mi vogliono più bene, vado via’. Incontra Marco Leonardi, nominato direttore risorse artistiche, con il consulente Restelli. Vorrebbero continuare l’accordo per i due anni successivi, alle stesse condizioni economiche e editoriali”.
La conduttrice, quindi, rivela che Pomeriggio 5 era stato “confermato per le due stagioni successive”. Alcuni giorni dopo, poi, “mi informano ufficialmente che l’editore resta del suo parere, stesse condizioni economiche e editoriali, sicuro che si potrà trovare qualcosa in prima serata. Attendo fiduciosa”.
“Porto avanti Pomeriggio 5, programma che amo, quel pubblico me lo sono creato in 15 anni. Media tutto l’anno del 16% di share, con punte del 22%, come sottolinea Mediaset in una nota. Il 2 giugno, ultima puntata, saluto: ‘Ci vediamo a settembre’. Continuo ad andare a Cologno Monzese per due settimane, con la costumista e la sarta preparo gli outfit per la ripartenza” rivela ancora la conduttrice.
Poi, la notizia dell’addio: “Vado in campagna, Lucio dialoga con l’azienda, che conferma di voler trovare un prime time. Il 26 giugno lo chiamano: ‘Ti può ancora essere utile chiudere in anticipo il contratto?, c’è la possibilità di far cominciare Pomeriggio 5 da chi lo condurrà dopo’. Non è utile, a fine giugno coi palinsesti chiusi dove si va? Potevano dirlo ad aprile”.
“Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più” aggiunge la presentatrice.
“Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni”.
Sul possibile cambio di linea editoriale come motivazione per il suo addio al contenitore pomeridiano, Barbara D’Urso dichiara: “Ho letto: ‘Via il trash’, ‘La D’Urso trash’. Che cos’è trash? Una volta per tutte. Perché fino a tre anni fa a Live — Non è la D’Urso a mezzanotte e mezza i personaggi non erano di serie A? Primo: col budget che man mano si era ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio 5 col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca, e perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash, col programma sotto testata giornalistica avrei un richiamo dal cdr, mai successo. Anche i giornalisti che lavorano con me sono trash? Vedo su Canale 5 cose molto molto trash: non solo non vengono fermate, ma vengono esaltate”.
La presentatrice, poi, nega che vi sia mai stata la possibilità di approdare a Ballando con le Stelle in qualità di giudice e alla domanda se il suo futuro sia ancora in tv risponde: “Fino a dicembre c’è il contratto con Mediaset. Poi sì, certo”.